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Oggi vi presentiamo una figura emergente della "Deep Tech House", conosciuta oramai in giro per l'Europa;
produttore di musica, dj, e ora, proprietario di un' etichetta ,
Enzo Tedeschi,
nato a Napoli, classe '79, ha girato club, feste, e magazzini underground per quasi 20 anni e numerosi eventi a Napoli,
in Italia e a Londra, Regno Unito.
Noi di On Magazine abbiamo avuto la possibilità di fargli alcune domande
per scoprire meglio la sua personalità e il suo stile.
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tr.
Today we present an emerging figure of the "Deep Tech House", now known around Europe;
music producer, dj, and now the owner of a 'label
Enzo Tedeschi,
born in Naples, class '79, turned clubs, parties, and underground storage for almost 20 years and numerous events in Naples,
in Italy and in London, UK.
We On Magazine we had a chance to ask him some questions
to discover more about his personality and his style.
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I. Parlaci un pò degli inizi della tua carriera , dalla tua adolescenza.
-Da adolescente ho frequentato un Istituto Tecnico Commerciale della provincia di Napoli dove ho
lasciato gli studi al quarto anno ed ho iniziato a lavorare in ufficio dell’azienda di famiglia che
attualmente continua a produrre alcune delle piu’ belle scarpe da donna del mondo per uno dei
piu’ grandi stilisti di tutti i tempi di cui ovviamente, non posso fare il nome...
Pur lavorando sodo tutti i giorni sono sempre riuscito a mantenere i miei impegni con la musica,
sono stato sempre costante ed ho speso ogni giorno il mio tempo libero in studio dopo il lavoro,
in compagnia dei miei amici si sempre ed oggi colleghi Salvatore D’Agostino ed Elio Mozzillo aka
"BiteOfire" che voglio ricordare sono apparsi anche sulla compilation Ushuaia Club Mix
dell’estate scorsa nonche’ su diverse note record labels tra le quali voglio ricordare la Classic
Records, Apparel Music e la nuova ITH, formalmente extra nota a tutti come Defected In The
House. Nella seconda meta’ degli anni novanta passavamo la maggior parte del nostro tempo
libero ad ascoltare i vinili che riuscivamo a comprare e cercare di registrare il piu’ bel Mixtape di
tutti i tempi mixando i dischi acquistati che piu’ si erano dimostrati convincenti ai party tra amici e
piccoli club locali, convincenti negli ultimi mesi di ricerca e prove nel mixare.
I. Quando hai capito che la tua passione per la musica era ormai diventata una professione?
-Credo di averlo capito fin da bambino, verso la fine degli anni ottanta ma soltanto dopo molti anni
ho finalmente intrapreso la carriera artistica.
Ho capito che e’ diventata una professione solo quando abbiamo lanciato il progetto No-Attitude
a Londra, e dopo aver attirato l’attenzione dell’industria dei club con il mio primo vero progetto.
I. Come nasci artisticamente e quando?
-Se mi aveste fatto la stessa domanda 10 anni fa la risposta sarebbe stata completamente errata
dato che nonostante facessi già' il dj da diversi anni non ero ancora pronto ad essere un artista
nel campo della musica dance elettronica ma, come tanti giovani, credevo di esserlo.
Sono diventato un artista quando ho capito chi e cosa e' un artista.
Circa 8 anni fa, e dopo aver trascorso un decennio con i miei dischi, mi sono trasferito a Londra
per capire di piu' il meccanismo inquietante dell'industria musicale e solo dopo qualche anno qui
in Gran Bretagna sono riuscito a crescere professionalmente, grazie soprattutto all'aiuto di
esperti del settore.
Fatta questa premessa, credo di essere nato come artista solo 2 anni fa, quando alcuni tra i piu'
grandi promotori di musica dance di città' importanti come Londra, Berlino, Napoli ed Ibiza hanno
cominciato a riconoscermi come tale ed io sono finalmente riuscito a definire il mio sound, o
meglio il sound delle mie dj performance.
Avevo finalmente in mano il mio primo progetto.
I. Qual è stato il tuo primo progetto musicale e/o Etichetta?
-La mia prima ed unica etichetta e' la No-Attitude Recordings, nata nella primavera di quest'anno
dopo aver precedentemente lavorato con delle altre etichette discografiche indipendenti di base
a Londra, dove ho appreso ed applicato le prime nozioni riguardanti questo settore.
Con No-Attitude Recordings proponiamo un sound Deep House.
Tuttavia, ho in programma di incrementare il numero delle uscite presenti sul nostro catalogo
con diverse produzioni che possono essere considerate piu' "Dirty & Tech" ma sempre
mantenendo sonorità Deep.
I. Quali ritieni siano i principali elementi della tua ricerca musica , e del tuo stile?
-Il mio stile musicale e’ "Deep Tech House" ed e’ influenzato soprattutto dal gusto musicale dei
giovani che oggi si affacciano alla scena musicale underground di Londra
la quale offre una vera visone mondiale del panorama musicale e mi permette di ascoltare e
provare tante novita’ in anteprima oltre a vedere la nascita di molti dei trend artistici e di moda
che poi influenzeranno il resto del mondo.
Credo che se dovessi descrivere in percentuale l’etnia di un campione di 100 persone prese a
caso in un noto club di Londra durante una serata di musica elettronica il risultato sarebbe: 45%
Italiani, Spagnoli e Francesi; 30% Britannici; 10% Brasiliani e Portoghesi; 13% Asiatici; 2%
U.S.A. ed Australiani.
I. Cosa cerchi di comunicare a coloro che ascoltano i tuoi pezzi?
-I miei principali obiettivi nel creare musica sono due: il primo e’ quello di comporre le melodie
che mi nascono all’interno. Il secondo e’ quello di ultimarle in modo tale da suscitare l’interesse
del pubblico che ascolta.
I. Come ti comporti innanzi ad un apprezzamento poco gradevole su un tuo lavoro?
-Sono una persona fortunata e la gente mi sorride quindi ad essere sincero, il peggior
apprezzamento che ho ricevuto finora e' stato del tipo: "si bella traccia ma, non e' il mio stile"!
Credo ci sia sempre una parte del pubblico che non preferisce quello che fai e che le opinioni
spesso fredde e crudeli di quelle persone siano molto importanti, ancor piu’ degli apprezzamenti
degli amici, che tante volte si ritrovano a supportare in buona fede il proprio amico artista senza
mai criticare la sua arte quando invece, spesso, una critica costruttiva su un suo lavoro, lo
aiuterebbe nella sua crescita artistica.
I. Cosa pensi del momento attuale della musica?
-Da una parte, sembra conquistare sempre più spazi di visibilità, gli eventi, i locali, attirano
migliaia di utenti, dall'altra, si fa la solita fatica nel lavoro quotidiano: le musiche guidano spesso
le scelte degli eventi, ma i budget, dicono, sono quelli che sono. Tu cosa pensi.
Gli eventi nel mondo sono sempre di piu’ poiche’ oggi nell’industria musicale si guadagna solo
con le serate e non piu’ con la vendta di musica come ormai tutti sanno.
In Italia i promoter di eventi pagano migliaia di euro per artisti che costerebbero invece la meta’
per una performance a Londra e preferiscono non investire anche solo un decimo del prezzo
pagato per un artista famoso per un nome nuovo ed ancora sconosciuto al proprio pubblico.
Solo pochi intenditori purtroppo, solo pochi quelli che ascoltano nuove proposte e che investono
il loro tempo nella vera ricerca di nuovi artisti.
I promoters quindi, dovrebbero guardare a nuovi artisti e budget minori e da parte delle giovani
organizzazioni come la No-Attitude, bisogna lavorare sodo poiche il mercato richiede tanto
lavoro prima che il meccanismo dei bookings per le serate nei club di tutto il mondo sia
accessibile ai nuovi talenti.
Alla No-Attitude Recordings lavoriamo veramente tanto per consentire ai nostri artisti di apparire
agli eventi della capitale inglese come anche siamo apparsi, per il momento solo
occasionalmente, in alcune delle piu’ importanti citta’ del mondo per la musica dance elettronica.
Vorrei ricordare che recentemente la No-Attitude Recordings e’ stata invitata a partecipare
all’evento per l’ottavo compleanno della nota compagnia di eventi londinesi Jaded, con uno
showcase nella Room 3 della magnifica Warehouse chiamata The Sidings in London Bridge,
che ha visto protagonista il nostro nuovo progetto Mustache Wax, insieme agli acclamati
BiteOfire, Sal Goodman, Vincenzo Perez ed eightBitRate mentre nelle altre due sale si
alternavano Ellen Allien, Stephan Bodzin, Speedy J, Raymundo Rodriguez ed altri affermati dj locali.
I. In questi anni stiamo assistendo ad un calo generale degli afflussi nelle discoteche.
Quale secondo te e’ il motivo principale? Avresti una soluzione?
-Il mondo delle discoteche e' cambiato tanto dai tempi dello Studio 54 di New York ai giorni nostri
ed al Berghain/Panorama Bar di Berlino ma, l’esperienza di tanti anni spesi a ricercare le serate
piu’ alternative ed esclusive mi riconduce sempre al concetto fondamentale che secondo me e’
dietro il fascino dell’esclusivita’ di alcune serate di musica nei suddetti club, ed e’ il concetto e
quello di “club”.
Il club e’ quel posto o ritrovo per persone che condividono degli stessi interessi e si ritrovano
appunto per condividere ed approfondire i propri interessi che possono essere relativi alla
conoscenza, all’educazione, alla sperimentazione, alla teoria ed alla pratica di uno o piu’
argomenti e/o soggetti ritenuti di comune interesse in quel dato club. Quello che credo abbiano
in comune il Berghain di Berlino oggi e lo Studio 54 di New York di fine anni 70 e’ propio che
entrambe possono essere ritenute serate “club” ed entrambe con una selezione all’ingresso per
garantire che tutti i “clubbers” all’interno si sentano al proprio agio e circondati di persone con
interessi simili ai propri.
Se mi chiedeste quanti club conosco nel mondo la mia risposta potrebbe deludere le vostre
aspettative di me come un veterano dei club del mondo. Purtroppo non vedo i promoter portare
avanti questo concetto e quindi l’afflusso e l’interesse delle persone diminuisce sempre di piu’
perche’ il “clubbing” se non interessante, diventa noioso.
I. A quale gruppo o generazione di producers musicali, se ce n'è uno/a, pensi di appartenere.
Riconosci qualche maestro, qualche modello di riferimento?
-Io ascoltavo Giorgio Moroder ed i Kraftwerk quando ero un bambino poiche’ i miei genitori
ascoltavano quella musica, come anche dischi di musica degli anni della dolce vita italiana di
Fellini e del grande Elvis.
Ricordo vagamente la maggior parte delle canzoni classiche
napoletane come anche quelle di artisti come Rita Pavone e Gianni Morandi, ovviamente la
Rettore ed il David Bowie italiano, Renato Zero.
Ricordo persino di suonare al Jukebox Electrica
Salsa del famigerato gruppo OFF composto dal noto dj e showman Sven Vath e da due dei tre
membri del gruppo SNAP! Michael Munzing e Luca Anzilotti il cui progetto esplodera con il single
"The Power."
Tanti riferimenti, molti maestri ma soprattutto ho partecipato attivamente a tanti movimenti
musicali dai primi anni novanta ad oggi, toccando diversi generi dalla musica hip hop e la
dubstep alla musica house e la techno.
I. A proposito di produzioni, qual è la situazione del mercato discografico italiano rispetto a
quello estero?
Questa e' una domanda per un esperto in matematica statistica, io purtroppo posso parlare di
questo punto facendo conto della mia modesta esperienza e posso dire che trovo che i
produttori italiani da decenni imitano i produttori stranieri e che i pochi che hanno intrapreso una
loro strada come Giorgio Moroder verranno riportati e studiati nei libri di scuola, ma forse solo
all’estero...
I.E ovviamente le tue serate che continuano sia in Italia che all'estero, suppongo?
Giusto poche settimane fa ero in Room 1 del famoso Fabric Club di Londra per WetYourSelf! e devo dire che credo non finira' mai l'emozione che provo davanti ad un grande pubblico… Napoli, Londra, Berlino, molto presto in Portogallo ed ancora Spagna di sicuro come lo scorso mese di Ottobre dove nella citta’ de La Coruna ho trovato un accoglienza degna del grande popolo spagnolo, quale calorosa e sempre pronta alla “fiesta”…
La scorsa settimana due appuntamenti in Italia, Venerdi 7 Dicembre al WOO! di Napoli con il grande Marek Hemmann che purtroppo per motivi dovuti al maltempo e’ stata rimandata, e Sabato 8 Dicembre sono stato ospite al di Ave Nocturna al Moon Club di Varese un club vero e proprio di circa 200 persone di capienza e che e’ stato magnifico, tanta bella gente ed un’atmosfera che sempre piu’ raramente incontro nei club piu’ grandi.
I. Tu sei più legato alla old school o ti sei fatto influenzare dalla tecnologia.
Il mondo senza la tecnologia non va piu' avanti e se io mi fermassi ai concetti della "Old School"
non credo avrei un futuro sicuro. Continuo a produrre vinile per la mia etichetta di tanto in tanto,
ma e’ solo per passione, riusciamo ad ottenere dei grandi risultati di qualita’ audio anche con le
nostre release in digitale con le quali i dj possono fare affidamento alla qualita’ del prodotto anche
usando DJ Software come i noti Traktor e Sarato.
I. Tra i tuoi lavori, quale ti ha reso più fiero.
Sicuramente sono fiero di tutti i miei lavori. Se tornassi indietro pero’ eviterei le prime tracce
pubblicate in fretta e senza dare il massimo che potevo.
I. Cosa pensi delle nuove tecnologie e in particolare di internet come mezzo mondiale di
comunicazione.
Internet ha aperto le porte del mondo a tutti ma ha anche aperto le porte delle nostre case alle
compagnie che raccolgono dati e creano statistiche per globalizzare sempre di piu' il nostro stile
di vita ed indirizzarci a fare determinate scelte invece che altre. Fate attenzione.I. Cosa è cambiato in te oggi, rispetto al passato.
Oggi a differenza di qualche anno fa mi ritengo un artista.
In passato sono rimasto sempre confuso riguardo a cosa puntare per la mia carriera
professionale, oggi so quello che voglio e capisco come fare per ottenerlo raggiungendo nuovi e
migliori risultati ogni giorno che passa.I. Quali sono le tue collaborazioni attuali?
In questo momento collaboro con diversi gruppi di promozione in giro per il mondo con i quali
stiamo creando un progetto per tutelare e garantire la qualità della musica elettronica nel futuro e
per il futuro della musica elettronica.
I. Cosa consiglieresti alla miriade di ragazzi che sognano di diventare futuri dj's producers.
Studiate musica non l'economia aziendale ed il diritto civile, imparate a guadagnare nel settore
fin da molto giovani e non rimanete nell'ombra, provate.
I. Il tuo ultimo progetto... A cosa stai lavorando adesso.
Sto lavorando a diversi EP, ma spendo sempre piu’ ore alla progettazione del suond del mio
primo album che uscira’ nel 2013. In esclusiva vi dico che il titolo sarà "Booming Impressions
and Lights Reflections", ed e’ un progetto innovativo che mischia le classiche caratteristiche dei
ritmi 808 e 909 alle frequenze basse della dubstep moderna ed house moderna, watch out!