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text: Angela Acanfora
Alquanto shoccante e provocatoria, forse eccessiva e di sicuro poco gradita al pubblico.
L'ultima trovata di marketing messa a punto dal brand californiano American Apparel ha raggiunto il suo scopo: far parlare di sé. In pratica, nella vetrina dello store di East Houston, a New York, sono comparsi manichini 'molto particolari', con peli pubici e capezzoli bene in vista.
Ammettiamo che i tessuti moooooltooo trasparenti, utilizzati per i completi intimi della nuova collezione ha aiutato molto. Ma gli utenti del web non sono stati contenti della scelta, per così dire, azzardata. Alcuni la considerano "inquietante", altri "perversa". Di parere differente è Dee Miles, creatore della pubblicità, che ha difeso la sua idea sulle pagine dell'Observer: - "Mi sembra un modo esauriente di riprodurre la natura. L'importante, poi, è che qualcosa scateni la curiosità e il dibattito su quello che consideriamo bello e sexy". Un rappresentante del negozio ha spiegato ad Huffpost Usa che l'intento è quello di mostrare la "sessualità nuda e cruda". Non è la prima volta che il marchio d'abbigliamento californiano utilizza iniziative di questo tipo; infatti qualche tempo fa il marchio realizzò una t-shirt con l'immagine piuttosto chiara di una vagina insanguinata. La t-shirt (unisex, al costo di 32 dollari), ribattezzata "Power Period" (potenza del ciclo, davvero orrenda!), scatenò non poche polemiche negli Stati Uniti, tra detrattori e promotori, sostenitori del fatto che fosse un modo "efficace per far parlare del brand". Qui in Italia, fu Anna Pettinelli a esporre per prima il suo pensiero sul social, Twitter, definendola "davvero orrenda". Del resto, però, l'intento del dipartimento marketing era quello di far parlare del capo ed infatti, le vendite decreteranno il successo di quella campagna.
La t-shirt Power Period di cui vi parlavo, della scorsa collezione.di American Appeal...
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